Liscio story | 06 ottobre 2024, 07:00

Riccarda Casadei: vi racconto mio padre Secondo

Nuovo ciclo di puntate del podcast "Ma cos'è questo palco?" da lunedì 7 ottobre

Riccarda Casadei: vi racconto mio padre Secondo

Prende il via il secondo ciclo del podcast "Ma cos'è questo palco?", il format originale di Radio Liscio che vi porta a scoprire la storia e i personaggi che hanno fatto grande il settore della musica da ballo.

Ogni settimana una monografia, raccontata a puntate, in onda ogni giorno in radio alle 15.30 e disponibile on demand nella sezione podcast dell'applicazione di Radio Liscio.

E non si poteva che ripartire con la figura centrale che ha accompagnato e determinato l'evoluzione della musica folkloristica romagnola, Secondo Casadei.

Lo faremo attraverso la voce e i racconti della figlia, Riccarda Casadei, che custodisce la memoria storica e si impegna da decenni a promuovere e diffondere l'incommensurabile lascito del padre.

Secondo Aurelio Casadei, nato il 1° aprile 1906 a Sant’Angelo di Gatteo, è una figura iconica nella storia della musica folkloristica italiana. Conosciuto come lo "Strauss della Romagna”, ha dedicato la sua vita alla creazione e alla diffusione della musica ballabile romagnola, che ha accompagnato generazioni di italiani.

Nonostante le aspettative familiari che lo volevano sarto, la sua passione per la musica lo portò a intraprendere una carriera diversa. Nel 1928, fondò la sua orchestra, che divenne presto famosa per le sue esibizioni coinvolgenti e per la capacità di far ballare il pubblico con il ritmo del liscio. In realtà il termine liscio fu inventato molto più tardi e il maestro Casadei lo sentì usare solo negli ultimi anni della sua vita quando si esibiva in Piemonte o Lombardia, dove quel termine indicava il modo di ballare strisciato usato in quelle zone (a differenza di quello saltellato, tipico della Romagna).

Riccarda Casadei ha aperto l'album dei ricordi, raccontando minuziosamente aneddoti, dettagli, speranze e problemi che hanno caratterizzato la vita del padre: i sacrifici per imparare a suonare, il difficile periodo della guerra, la ripresa e le contestazioni del pubblico che negli anni 50 non voleva più i valzer e le mazurke. E' questo forse il periodo di svolta, in cui grazie al coraggio delle proprie idee e alla perseveranza Secondo Casadei riuscì ad andare controcorrente, continuando a proporre il genere che lo rese celebre.

Racconta Riccarda che l'Orchestra Casadei fu l'unica ad intraprendere questo percorso di resistenza, insistendo sul folklore romagnolo. Casadei non è stato solo un musicista di talento, ma anche un innovatore. Ha introdotto nuovi strumenti e arrangiamenti nella sua orchestra, sperimentando con sonorità diverse e ampliando i confini musicali. Il suo repertorio conta circa 1200 composizioni (di cui 1048 incise) tra cui Valzer, Mazurche e Polche dal tipico sound romagnolo, interpretate da clarinetto in do e sax in mib.

Il brano più celebre, Romagna mia, è diventato l'inno non ufficiale della regione Emilia-Romagna. Scritta nel 1954 è un omaggio alla terra natale di Casadei e riflette l’amore e l’orgoglio che il musicista provava per la sua regione. 

In realtà, ricorda Riccarda Casadei, in origine il pezzo si intitolava Casetta Mia e non convinceva l'autore al punto che rimase nel cassetto per quasi due anni. Finchè un giorno, su richiesta di un editore di ascoltare nuovi pezzi, non si decise a tirarlo fuori dal raccoglitore. Il brano piacque subito e in breve tempo fu richiesto nelle serate, fischiettato dalla gente, trasmesso da Radio Capodistria.

La vita di Casadei è stata dedicata alla musica fino alla sua morte, avvenuta il 19 novembre 1971 a Forlimpopoli. La sua eredità musicale continua a vivere attraverso l’Orchestra Casadei, ora guidata dai suoi discendenti, e attraverso le numerose registrazioni e composizioni che ha lasciato. La sua influenza sulla musica italiana è innegabile, e il suo contributo al liscio romagnolo lo ha reso una leggenda nel panorama musicale, nonchè ambasciatore della cultura romagnola.

Con Riccarda Casadei si è parlato anche di presente e di futuro, soffermandosi sul ruolo della Casadei Sonora, le storiche edizioni musicali guidate insieme alle due figlie, che raccolgono e custodiscono il prezioso patrimonio artistico del M° Secondo Casadei.

Appuntamento quindi con "Ma cos'è questo palco?", il podcast di Radio Liscio che si prefigge di spiegare e raccontare il mondo della musica da ballo attraverso gli occhi dei protagonisti del settore. Un viaggio tra passato e presente curato dal giornalista e critico Pier Paolo Bonelli che in ogni ciclo incontra una figura di spicco che ha fatto la storia della musica da ballo.

Quattro puntate in onda ogni giorno da lunedì 7 ottobre alle 15.30 e ascoltabili anche on demand nel podcast di Radio Liscio, l'apposita sezione presente nell'app di Radio Liscio, con contenuti esclusivi, programmi e interviste.

Redazione Radio Liscio