Con Michele Rodella, ospite di Clara Taormina nella rubrica “un caffè con l’artista”, facciamo un viaggio in uno stile di canto che si crede obsoleto, scomparso, e invece è più attuale che mai.
Michele è un purista della musica da ballo nella sua concezione più tradizionale.
Nato a Breno, nel bresciano, nel 1981, da giovanissimo è una “mosca bianca” sia in famiglia, dov’è l’unico con inclinazioni artistiche, sia fra i suoi amici: “negli anni novanta ascoltavo radio Valle Camonica, che trasmetteva le hit del momento: 883, Vasco Rossi, Nek… ma qualche volta anche cantanti melodici come Musiani, Villa, Bastelli, e io ero attratto proprio da loro. Venivo preso in giro dai miei amici che mi consideravano strano, ma non mi interessava”.
Affascinato dalla musica da ballo e per avvicinarsi a questo mondo, frequenta un corso di fisarmonica, ma la sua vera passione è il canto.
Nonostante qualcuno tenti di dissuaderlo, considerando il suo stile superato, Michele Rodella va dritto per la sua strada, vuole cantare e vuole farlo a modo suo.
La sua ostinazione paga e le esibizioni incontrano il favore del pubblico che lo applaude nei piano bar e in un’orchestrina locale. Questo gli dà la giusta carica e, fra matrimoni e sagre, approda nel programma televisivo “Festa in piazza” su Antenna 3, dove riscuote un enorme successo e ne diventa ospite fisso: “ero molto giovane e c’era curiosità nei miei confronti, il mio aspetto era un po’ trasgressivo, cresta, orecchino, vestiti alla moda.. si aspettavano un pezzo rock, e invece io intonavo una canzone melodica”.
Pur mantenendo una personalità artistica, con la maturità, l’impulsività lascia spazio alla prudenza. Michele preferisce mantenere il suo lavoro da impiegato, lasciando comunque largo spazio alla creatività: “sono spaventato dalla eccessiva modernizzazione della musica da ballo, non me la sentirei di buttarmi con una mia orchestra, preferisco divertirmi e considerare tutto come un hobby”.
Ma quella della musica non è la sola passione di questo bravo artista.
Oltre che di orologi, è soprattutto un collezionista di oggettistica del Natale: “i miei genitori erano sollevati quando me ne sono andato, a casa mia gli addobbi natalizi restano almeno fino a marzo!”
Grazie a migliaia di pezzi a tema natalizio provenienti da tutto il mondo, decide di creare il “Villaggio di Natale” a Piancogno (BS), che diventa il più grande d’Italia per numero di pezzi contenuti: “far felici le persone mi appaga. Il passo successivo è rendere il villaggio accessibile con percorsi guidati, dove bambini e adulti possono essere coinvolti da questa splendida atmosfera.”
Dopo questa intervista ci sentiamo più buoni, avvolti dalla serenità che Michele Rodella riesce a trasmettere…
Vi consigliamo di seguire l’intervista in onda giovedì 6 febbraio alle 8 oppure nel podcast contenuto nell'app di Radio Liscio.