Notizie | 23 ottobre 2024, 17:00

Un appello per il riconoscimento dell'Accademia del Folklore Romagnolo

I punti per lo sviluppo: si digitalizzi e internazionalizzi il patrimonio culturare del folklore emiliano-romagnolo, si sostengano club e balere, feste e festival e si continuino a sostenere le nuove produzioni

Un appello per il riconoscimento dell'Accademia del Folklore Romagnolo

AudioCoop, l’associazione di 300 piccole realtà musicali indipendenti del circuito del MEI, è pronta a partire insieme alla Regione Emilia–Romagna, all’Ice e tanti altri partner italiani presenti nel Padiglione Italia per il Womex, la fiera mondiale della musica folk, world, etnica e dintorni, che si tiene a Manchester dal 24 al 27 ottobre prossimi.

In tale occasione, dopo avere partecipato all’importante convegno sul futuro del Liscio, organizzato nei giorni scorsi dal Comune di Rimini, lancia un appello regionale sul settore del folklore che si rivolge ai candidati alla presidenza della Regione Emilia–Romagna per dare un futuro alla grande tradizione del nostro patrimonio musicale.

E’ così che si chiede l’istituzionalizzazione di un’Accademia stabile del Folklore Romagnolo con un’Orchessra di Giovani stabile e un campus continuo per la realizazione di nuovi brani attuali legati al liscio, alla filuzzi e al foklore emiliano-romagnolo. 

L’Accademia del Folklore Romagnolo, da un’idea nata da Luca Medri di Cosascuola Music Academy in collaborazione con Giordano Sangiorgi, patron del MEeeting delle Etichette Indipendenti, ha riunito al MEI di Faenza i suoi Stati Generali di Docenti e Studenti all’inaugurazione del MEI 2024 a Faenza in occasione del Premio Arte Tamburini, la cantante faentina recentemente scomparsa, che per prima ha inciso Romagna Mia su disco 70 anni fa con il Maestro Secondo Casadei  e ha fondato il mitico Folklore di Romagna, prima donna imprenditrice nel settore del liscio.

Tutti gli interventuti hanno valutato positivamente il lavoro di tale scuola che ha fatto emergere la passione verso il liscio da parte di molti giovani musicisti e cantanti romagnoli e che ha dato vita, insieme alla struttura della Casa della Musica di Faenza, la nuova orchestra della Generazione Z del Liscio Santa Balera con un’eta’ media di 18 anni.

Un risultato straordinario che merita che l’Accademia del Folklore Romagnolo per dare un futuro al liscio approcciandolo alle nuove generazioni diventi un indirizzo riconosciuto dalle istituzione come Scuola di Musica e possa ottenere quei sostegni istituzionali che merita e per dare nuova linfa alla ricca rete di eventi di liscio realizzati quest’anno come la Notte del Liscio, Cara Forli, Birichina, Liscio Street Parade, le Settimane del Liscio, il Festival della Filuzzi e tanti altri eventi.

Per questo, coordinati da Giordano Sangiorgi, si fa appello per il riconoscimento dell’Accademia del Folklore Romagnolo attraverso un sostegno, in primo luogo, della Regione Emilia–Romagna, del Ministero della Cultura, del Ministero della Pubblica Istruzione e del Ministero del Lavoro insieme agli Enti Locali coinvolti per una formazione sul liscio, sula filuzzi e sulla tradizione del folklore emiliano-romagnolo che guardi al futuro e possa consegnare alla Generazione Z di oggi il futuro della grande musica dei Giganti del Liscio.

Inoltre si richiede, come sta accadendo con la partecipazione al Womex, un costante lavoro di internazionalizzazione del liscio vista la forza di Romagna Mia, una delle dieci canzone italiane piu’ note nel mondo, e di urgente digitalizzazione di tutto l’archivio storico del liscio affinchè tali brani siano facilmente reperibili sullo smartphone delle nuove generazioni.

Tutto questo per proseguire a riempire di contenuti il progetto regionale www.vailiscio.it e collegato strettamente con il brand del turismo della riviera romagnola diventi il ricco dossier da presentare a breve al Ministero della Cultura per chiedere la candidatura del Liscio come Patrimonio Immateriale dell’Unesco, un obiettivo a portata di mano che darebbe grande ritorno di immagine, economico e turistico.